L’era del “drone native” è ormai una realtà concreta per il settore delle energie rinnovabili. Fotovoltaico ed eolico non si limitano più a ispezioni manuali: droni autonomi, robot quadrupedi e sensori avanzati consentono la gestione degli impianti in modalità completamente autonoma, analizzando anomalie meccaniche, degrado dei materiali e biofouling in tempo reale. Ogni missione è pianificata dinamicamente dall’intelligenza artificiale, sincronizzata con condizioni meteo, output di produzione e stato della rete, generando dati georeferenziati validabili per audit ESG o contratti PPA.
I vantaggi sono tangibili:
- riduzione fino al 70% dei tempi di ispezione;
- -40% sui costi O&M;
- incremento dell’1-2% dell’output anche su impianti già moderni;
- possibilità di generare flussi di dati monetizzabili e bancabili.
In Italia, l’adozione è ancora lenta, ma il segnale è chiaro: chi non integra queste tecnologie rischia di perdere competitività e valore di mercato. La robotica aerea e la diagnostica drone-based non sono più un’opzione, ma un asset strategico per chi vuole restare rilevante nel futuro della gestione energetica sostenibile.
Il futuro dell’energia si costruisce oggi, e chi resta fermo rischia di guardare un mercato che decolla senza di lui.
Noi di Punto CER seguiamo con attenzione queste innovazioni, monitorando costantemente le opportunità e le tecnologie emergenti per offrire ai nostri partner strumenti concreti e aggiornati per restare competitivi e protagonisti della transizione energetica.