Secondo l’ultimo report di Crif Real Estate Services, le cosiddette case green, ovvero abitazioni nelle classi energetiche più alte (A e B) hanno visto un incremento medio di valore del +2% al metro quadro tra giugno 2021 e giugno 2025, mentre quelle “brown” (F-G), ossia le meno efficienti, subiscono un deprezzamento attorno al -4%.
Per fare un esempio concreto: la differenza di prezzo tra una casa green e uno energivoro può arrivare a 500-700 €/mq mediamente, e superare 1.000 €/mq nei centri urbani più pregiati.
Questo dato non è solo statistico: è una chiara manifestazione di come l’efficienza energetica stia diventando criterio tangibile di valore, non solo di sostenibilità. Per chi opera nella ristrutturazione, progettazione, valutazione immobiliare o nel finanziamento green, l’opportunità è doppia:
- per le case green: consolidare valore e attrattiva nel mercato;
- per quelle inefficienti: il rischio è elevato, sia in termini di svalutazione che di accesso al credito.
