Rimodulazione dei fondi del PNRR: notizia e cosa fare
Il PNRR è stato rimodulato con un aggiornamento ufficiale che ridisegna le risorse e riduce la dotazione destinata alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Obiettivo dichiarato: evitare il disimpegno e spostare i fondi su misure cantierabili. Impatto: priorità alla messa a terra dei progetti già maturi e semplificazione delle procedure.
La rimodulazione è una misura di salvaguardia della spesa: si sposta dove si riesce a spendere in tempo. Le CER vedono un taglio, ma non uno stop: i progetti pronti procedono e quelli in rampa devono eliminare colli di bottiglia. PuntoCER è favorevole alla riallocazione, a patto di accelerare semplificazioni concrete per contributi e adesioni.
1) Cosa è successo: cronaca in breve
- Aggiornata la ripartizione delle risorse PNRR con una rimodulazione che tocca anche la misura CER.
- Razionale: usare in tempi utili i fondi europei, riducendo i capitoli lenti e potenziando quelli attuabili subito.
- Messaggio ai progetti: correre su iter autorizzativi, connessione alla rete e dossier contributo essenziale.
CEO di Punto CER – Antonio Meotto Pompilio – principio guida: “La notizia che ci sarà una riallocazione delle risorse del PNRR mi trova pienamente d’accordo per non perdere l’opportunità di spendere fondi dell’Unione Europea.”
2) Perché è stata fatta: il quadro
- Timelines stringenti: i fondi UE hanno scadenze; quando si accumulano ritardi, il rischio è il disimpegno.
- Esecuzione prima di tutto: spostare risorse su misure più pronte aumenta il tasso di spesa reale.
- Le CER nel quadro: misura strategica, ma frenata da passaggi amministrativi, tempi di connessione e incertezze locali.
CEO di Punto CER – Antonio Meotto Pompilio – priorità settoriale: “Spero solo che i fondi distratti, per conservarne la spendibilità, vengano adoperati per finalità di costruzione di Comunità Energetiche e non siano allocati per altri scopi.”
3) Impatti pratici sulle CER: cosa cambia davvero
Per chi è già avanti – Consolidare pratiche e connessione; chiudere velocemente eventuali integrazioni documentali. – Pianificare approvvigionamenti e cantiere con SLA chiari.
Per chi è in rampa
- Ridurre la documentazione alla soglia del “necessario sufficiente”.
- Grazie a PuntoCER e alla partnership con CERtichiama, domanda di connessione e formalizzazione della governance CER sono anticipate e gestite dal nostro software gratuito, senza carichi operativi per il cliente.
Per i Comuni <50mila ab.
- Preferire interventi su coperture esistenti o aree con iter edilizio semplice.
- La segreteria tecnica “leggera” per l’onboarding di cittadini e PMI è già attiva tramite la partnership con CERtichiama e il nostro software gratuito (sportello digitale, moduli light, CRM), senza oneri aggiuntivi per l’ente/comunità.
Grazie alla nostra partnership con CERtichiama mettiamo a disposizione gratuitamente un software operativo che:
- abilita la formalizzazione rapida della governance CER (template statuto/regolamento, workflow approvazioni);
- supporta una segreteria tecnica leggera per l’onboarding di cittadini e PMI (moduli light, raccolta consensi, gestione code);
- integra un cruscotto connessioni per presidiare le richieste al DSO e le integrazioni documentali.
CEO di Punto CER – Antonio Meotto Pompilio – semplificazione trasversale: “C’è l’auspicio da parte mia di oltre che concedere più tempo di semplificare e snellire molto le procedure sia per ottenere contributi per impianti a fonti rinnovabili sia per far aderire cittadini alle comunità con pochi documenti senza dover fare loro uno sterile interrogatorio.”
4) La posizione di PuntoCER
4.1 Domanda semplice + autocertificazioni + tempi congrui
“Poter accedere ai fondi con una semplice domanda di ammissione e delle autocertificazioni che diano sicurezza sull’investimento effettuato, magari dando dei tempi congrui affinché si possano disbrigare tutte le pratiche burocratiche obbligatorie come una domanda di connessione.”
Traduzione operativa: modello unico di domanda, autocertificazioni standard, milestone agganciate alla domanda di connessione.
4.2 Graduatoria semplice e trasparente
“In questo senso creare una semplice graduatoria semplificherebbe il processo.”
Traduzione operativa: ranking rolling su criteri binari (cantierabilità, connessione avviata, governance definita).
4.3 Onboarding dei cittadini: meno attrito
“Snellire il processo di adesione dei consumatori alle comunità con pochi semplici dati obbligatori senza avere informazioni più difficili da reperire per un cittadino come ad esempio i codici catastali…”
Traduzione operativa: modulo light (dati anagrafici, contatti, POD/bolletta), rimandando i dettagli tecnici alla fase post-adesione.
Testo integrale del CEO di Punto CER – Antonio Meotto Pompilio (riportato per intero alla fine del documento).
5) FAQ essenziali
La rimodulazione blocca le CER? No: spinge i progetti pronti e chiede snellimento agli altri.
Cosa cambia per le domande di aiuto? Più valore alla cantierabilità e ai documenti minimi ben fatti.
Come posso accorciare i tempi? Connessione, governance e dossier minimo prima di tutto.
Che ruolo hanno i cittadini? Centrale: onboarding facile e consapevole.
Riflessione del CEO di Punto CER – Antonio Meotto Pompilio
“La notizia che ci sarà una riallocazione delle risorse del PNRR mi trova pienamente d’accordo per non perdere l’opportunità di spendere fondi dell’Unione Europea. Spero solo che i fondi distratti, per conservarne la spendibilità, vengano adoperati per finalità di costruzione di Comunità Energetiche e non siano allocati per altri scopi. Inoltre c’è l’auspicio da parte mia di oltre che concedere più tempo di semplificare e snellire molto le procedure sia per ottenere contributi per impianti a fonti rinnovabili sia per far aderire cittadini alle comunità con pochi documenti senza dover fare loro uno sterile interrogatorio. A tal proposito sottolineo da una parte l’esigenza da parte di chi vuol investire in energie rinnovabili di poter accedere ai fondi con una semplice domanda di ammissione e delle autocertificazioni che diano sicurezza sull’investimento effettuato, magari dando dei tempi congrui affinché si possano disbrigare tutte le pratiche burocratiche obbligatorie come una domanda di connessione. In questo senso creare una semplice graduatoria semplificherebbe il processo. Dall’altra c’è la necessità di snellire il processo di adesione dei consumatori alle comunità con pochi semplici dati obbligatori senza avere informazioni più difficili da reperire per un cittadino come ad esempio i codici catastali o altre informazioni che per i non addetti a lavori scoraggiano l’ingresso in Comunità Energetiche Rinnovabili.”
Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 232 del 6 ottobre 2025
