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Batterie all'uranio impoverito

Batterie all’uranio impoverito per accumulare energia rinnovabile

Una nuova frontiera dell’accumulo energetico si affaccia nel panorama delle rinnovabili: batterie al cloruro di sodio e uranio impoverito. Il prototipo sviluppato da una startup australiana promette di superare i limiti delle tradizionali batterie agli ioni di litio, offrendo una soluzione potenzialmente più duratura, economica e capace di garantire una maggiore continuità nell’utilizzo dell’energia prodotta da impianti eolici e fotovoltaici.

L’uso dell’uranio impoverito, sebbene controverso, apre un dibattito importante: possiamo conciliare sicurezza, sostenibilità e innovazione in un’unica soluzione tecnologica? La risposta potrebbe rivoluzionare la gestione dell’energia pulita nei prossimi anni.

Fonte: La Repubblica – Green & Blu

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