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Conto Termico 3.0, promessa mancata o opportunità?

Il Conto Termico 3.0 (ancora in fase di bozza) doveva essere la nuova spinta alla transizione energetica in Italia.

Un incentivo moderno, mirato, finalmente vicino alle reali esigenze di famiglie, pubbliche amministrazioni e professionisti del settore. Ma qualcosa non sta funzionando.

Il Decreto attuativo tarda ad arrivare, le bozze generano confusione, e il rischio è che un’opportunità concreta si trasformi in un’altra promessa mancata.

In questo articolo ti spieghiamo in modo semplice e chiaro cosa prevede il Conto Termico 3.0, perché sta facendo discutere e, soprattutto, cosa puoi fare già da ora per non perdere i vantaggi previsti.

Indice dei contenuti

  1. Cos’è il Conto Termico 3.0
  2. Novità Conto Termico 2025: chi può accedere e cosa finanzia
  3. Problemi Conto Termico 3.0: ritardi e criticità
  4. Come funziona il Conto Termico 3.0: incentivi e modalità di accesso
  5. Interventi incentivati: pompe di calore, fotovoltaico e accumulo
  6. Cosa puoi fare ora
  7. Prepararsi ora è la chiave per non perdere questa opportunità
  8. FAQ

Cos’è il Conto Termico 3.0

Il Conto Termico 3.0 è la nuova versione (quella precedente è il Conto Termico 2.0) del meccanismo di incentivazione gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici) per sostenere interventi di efficientamento energetico e utilizzo di fonti rinnovabili.

Attualmente in fase di bozza (a luglio 2025), il nuovo Decreto mira a sostituire la versione 2.0 con:

  • Più soggetti beneficiari;
  • Maggiore copertura delle spese (fino al 65% per i privati, 100% per PA in piccoli Comuni);
  • Maggiore rapidità nell’erogazione dei fondi;
  • Nuovi interventi ammissibili.

Ma nonostante le premesse, l’approvazione ufficiale si fa attendere, generando incertezza tra operatori e cittadini.

Novità Conto Termico 2025: chi può accedere e cosa finanzia

Secondo la bozza, il nuovo Conto Termico 3.0 si apre a:

  • Privati;
  • Pubbliche amministrazioni;
  • Enti del terzo settore;
  • Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

E permette di accedere a incentivi per:

Saranno poi aggiornati i massimali di spesa specifici e assoluti per adeguarli ai prezzi di mercato.

Un’altra novità sarà l’aumento del contributo al 100% delle spese ammissibili per gli interventi realizzati su:

  • edifici ad uso pubblico di proprietà di piccoli comuni con popolazione fino 15.000 abitanti;
  • edifici pubblici adibiti a uso scolastico;
  • edifici di strutture ospedaliere e di altre strutture sanitarie, incluse quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero del sistema sanitario nazionale.

Problemi Conto Termico 3.0: ritardi e criticità

Vediamo quali sono i principali problemi rilevati dagli esperti.

  • Decreto in forte ritardo: previsto inizialmente per inizio 2025, ora si parla di autunno.
  • Normativa complessa: requisiti tecnici ancora poco chiari, in particolare per tecnologie ibride.
  • Incertezza operativa: professionisti e installatori non sanno come prepararsi concretamente.

Il rischio? Perdere fiducia nello strumento, disincentivare l’investimento e creare una nuova stagione di immobilismo.

Come funziona il Conto Termico 3.0: incentivi e modalità di accesso

Il meccanismo è pensato per essere più diretto rispetto a detrazioni come l’Ecobonus.

  • Accesso diretto: richiesta a fine lavori, con documentazione inviata tramite portale GSE.
  • Prenotazione: per PA e soggetti pubblici, prima dell’inizio dei lavori.

L’incentivo copre fino al:

  • 65% per soggetti privati;
  • 100% per interventi in piccoli Comuni, scuole e strutture sanitarie pubbliche.

Interventi incentivati: pompe di calore, fotovoltaico e accumulo

Vediamo insieme quali sono gli interventi più interessanti previsti dalla bozza.

  • Pompe di calore: anche in versione ibrida;
  • Fotovoltaico + batterie: incentivati solo se abbinati a sostituzione impianto termico;
  • Colonnine ricarica EV: solo se in combinazione con nuovi sistemi di climatizzazione;
  • Schermature solari e domotica: per migliorare le performance energetiche globali.

Cosa puoi fare ora: prepararsi anche prima dell’uscita del decreto

Non aspettare la pubblicazione ufficiale del decreto. Ecco cosa puoi fare subito:

  • Raccogli informazioni dettagliate sugli interventi ammessi;
  • Verifica se il tuo edificio rientra tra quelli incentivabili;
  • Trova un tecnico esperto nel settore energetico;
  • Crea una prima diagnosi energetica del tuo immobile;
  • Tieniti aggiornato con fonti ufficiali come il GSE e il sito di Punto CER.

FAQ

1.Cos’è il Conto Termico 3.0?

È un incentivo per interventi di efficientamento energetico e rinnovabili, previsto in partenza nel 2025. Sostituirà il Conto Termico 2.0 con più fondi e interventi ammessi.

2.Chi può richiedere il Conto Termico 3.0?

Privati, PA, enti del terzo settore e comunità energetiche rinnovabili.

3.Cosa si può finanziare con il Conto Termico 3.0?

Pompe di calore, solare termico, fotovoltaico con accumulo, colonnine EV, domotica, schermature, biomassa certificata.

4.Come funziona il rimborso?

Attraverso il GSE, che eroga direttamente l’incentivo in forma di bonifico.

5.Quali sono le differenze tra Conto Termico 3.0 ed Ecobonus?

Il primo è più rapido e tecnico, il secondo più indicato per ristrutturazioni edilizie e bonus fiscali a lungo termine.

Prepararsi ora è la chiave per non perdere questa opportunità

Il Conto Termico 3.0 è uno strumento che, se attivato e gestito correttamente, può aiutare famiglie, professionisti e pubbliche amministrazioni a tagliare i consumi, ridurre i costi e contribuire alla transizione energetica.

Ma aspettare che il Decreto esca non è una strategia vincente. Prepararsi oggi vuol dire essere pronti domani, quando gli incentivi saranno finalmente operativi.

Punto CER ti supporta in questo percorso: ti aiuta a capire, scegliere e realizzare il tuo progetto energetico grazie ai nostri professionisti qualificati.

Contattaci via e-mail a questo indirizzo info@puntocer.it per ricevere una consulenza personalizzata.

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