Il Conto Termico 3.0 avrebbe dovuto rappresentare una svolta concreta nella transizione energetica, con incentivi estesi e mirati per PA, imprese del terziario e terzo settore. Interventi strategici come fotovoltaico con accumulo, pompe di calore e colonnine di ricarica sono finalmente inclusi, con coperture fino al 100% per edifici pubblici. Ma oggi prevalgono incertezza e delusione.
Il Decreto attuativo è in forte ritardo, le bozze sono complesse e poco chiare, soprattutto per le tecnologie ibride. Inoltre, i limiti di incentivo per impianti oltre i 35 kW non coprono costi reali, ostacolando l’integrazione con il fotovoltaico e riducendo drasticamente l’impatto previsto.
È il momento di fare rete: noi di Punto CER, insieme a voi professionisti del settore, possiamo e dobbiamo far sentire la nostra voce per migliorare uno strumento che, se ben strutturato, può davvero fare la differenza!
