Dal 2025, i radiatori a bassa temperatura potranno contare su una nuova etichetta energetica, studiata per orientare progettisti e consumatori verso soluzioni più efficienti. I radiatori a bassa temperatura, progettati per funzionare sotto i 50°C, risultano più efficienti rispetto a quelli tradizionali ad alta temperatura (70-90°C). A parità di dimensioni, sono in grado di diffondere più calore anche a temperature di sistema inferiori, riducendo le dispersioni e garantendo una distribuzione del calore più uniforme all’interno degli ambienti.
Il loro rendimento aumenta sensibilmente se abbinati a impianti evoluti:
- con caldaie a condensazione, si può ottenere un miglioramento dell’efficienza di almeno il 5%;
- con pompe di calore ibride, il guadagno può superare il 50%, ottimizzando al massimo i consumi energetici.
Per gli installatori, sarà uno strumento prezioso per consigliare ai clienti i radiatori a bassa temperatura più adatti alle specifiche esigenze dell’abitazione e dell’impianto, valorizzando efficienza e prestazioni reali.
Per chi opera nella progettazione, nella consulenza energetica o nell’impiantistica, questo è un segnale chiaro: l’ottimizzazione dell’involucro non basta, serve un’evoluzione anche nella scelta dei terminali.
Punto CER crede che innovazione e conoscenza tecnica siano la base per un futuro sostenibile. E oggi, più che mai, servono professionisti aggiornati e capaci di proporre soluzioni allineate alle nuove direttive.